Eventi e novità

Sabato 27 aprile 2024, la giuria di esperti di Scienza e gioventù ha premiato i migliori 106 lavori del 58° Concorso nazionale. Tra i 116 migliori giovani ricercatori provenienti da tutta la Svizzera, compresa la Svizzera italiana. Tutte e tre le valutazioni (“buono”, “molto buono”, “eccellente”) sono un onore meritato: l’ammissione alla finale ha reso vincitori tutti i partecipanti.

Anche quest’anno la Svizzera italiana si è distinta con le più che onorevoli menzioni dei dieci liceali che hanno conquistato l’accesso alla finale e tre premi speciali.

Con la presente siamo lieti di sottolineare i brillanti risultati delle allieve e degli allievi del Liceo Lugano 2:

  • Linda Cossi
  • Marta Cvetkovska
  • Alice Penzavalli
  • Giulia Pozzi
  • Anna Khijo
  • Aleksander Jonasz Romaszkiewicz
  • Aline Togni
  • Noah Weibel
  • Caterina Wohlgemuth

Ci congratuliamo con gli allievi per il traguardo raggiunto.

L' uomo e la macchina

“The product of the human brain has escaped the control of human hands. This is the comedy of science."

Karel Čapek, "R.U.R. Rossum’s Universal Robots"

L’interazione uomo-macchina è sicuramente uno dei temi principali su cui si è focalizzata la ricerca scientifico-tecnologica ma anche la riflessione filosofica e umanistica nell’ultimo secolo, anche se digradando ancora più indietro nel tempo, di secoli o addirittura millenni, è possibile individuarne molti esempi anticipatori. Il campo di indagine è dunque vasto e complesso e impone di scandagliare l’influenza reciproca che tecnologia e scienza hanno avuto con l’economia, la sociologia e discipline umanistiche quali la filosofia, la psicologia, la letteratura, la linguistica e l’arte. Se a prima vista la deflagrante interazione/integrazione tra uomo e macchine ha mostrato un’affascinante e inimmaginabile gamma di potenzialità positive, essa fa emergere però anche un evidente disorientamento, una sfocatura che rende sempre più difficoltosa l’individuazione della connessione con l’umano. La simbiosi che l’uomo ha da sempre con la tecnologia e con “la macchina” – a volte anche la somiglianza (di fattezza, di voce, di interlocuzione) – porta necessariamente anche ad un ricollocamento della riflessione etica.