Attività svolte in sede

Molteplici i suoi nomi, labirintiche e intrecciate le sue storie, cangianti i suoi destini: «Mare nostrum» per l’antica Roma, «Mare in mezzo alle terre» per il Medioevo, «Lago turco» per il Rinascimento, «Mare superiore» per gli Egizi e i Sumeri, «Mare Bianco» per gli Arabi, «Grande mare» per la tradizione ebraica … il Mediterraneo è ed è stato un formidabile crocevia di popoli, lingue, culture, religioni, uomini e donne, merci e saperi, realtà ed immaginario. È in fondo molto più di un mare, attore e scenografia di una millenaria storia comune tra Europa, Asia e Africa. Lo storico Fernand Braudel ricorda che esso fu « mille cose insieme. Non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi. Non un mare ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre ».

Il ciclo di incontri proposto dalla Commissione cultura del Liceo di Lugano 2 intende, il tempo di un biennio, offrire l’opportunità agli studenti, ai colleghi e a un pubblico più ampio di compiere un viaggio poliedrico e interdisciplinare, tra passato, presente e futuro, in compagnia del «Mare della Storia».

 

Decimo incontro

Laura Damiani Cabrini

Dai laghi al mare: viaggi di scultori nel

"Rinascimento Mediterraneo"

 

Mercoledì 19 aprile 2023
ore 18:15

Biblioteca del Liceo Lugano 2

 

 

Sono stati nostri ospiti:

Paolo Grillo, Il Mediterraneo medievale: una porta verso il mondo

• Paolo Campione, Il Mediterraneo: uno spazio fisico ma anche ideologico e culturale

• Massimo Montanari, La dieta mediterranea è antica?

• Graziano Martignoni, Il Mediterraneo interiore

• Caterina Bonvicini, Mediterraneo. A bordo delle navi umanitarie

• Umberto Bottazzini, Numeri e figure. La matematica sulle sponde del Mediterraneo 

• Laura Canali, Il Mar Mediterraneo: da culla di civiltà a mare di passaggio per le superpotenze del pianeta 

• Alessandro Vanoli, L'invenzione dell'Occidente

 

Un ponte sul Mediterraneo

Leonardo Fibonacci, la scienza araba e la rinascita della matematica in Occidente

 

Esposizione curata da "Il giardino di Archimede"
allestita nell'atrio principale del Liceo

 

Il Liceo cantonale di Lugano 2 ospita l'esposizione dedicata alla storia della matematica preparata da "Il giardino di Archimede. Un museo per la matematica" . Attraverso una quindicina di pannelli, la mostra ripercorre le tappe essenziali dello sviluppo delle scienze matematiche tra Oriente ed Occidente con un’attenzione particolare rivolta alla figura di Fibonacci, uno dei più importanti matematici pisani del Medioevo.

QATAR 2022 “LA SQUADRA DIMENTICATA”

Un’esposizione di fotografie di Mohamed Badarne sui lavoratori migranti

Aula Magna

 

Il progetto

Per cinque anni, fra il 2017 e il 2022, Mohamed Badarne ha visitato numerose molte volte il Qatar e il Nepal per incontrare i lavoratori e le loro famiglie, per registrare le loro storie e le ingiustizie da loro patite. Li ha fotografati nel Qatar - sul lavoro e nei loro spazi privati - e dopo il loro ritorno a casa.

 

L’artista

Nato in Galilea, Mohamed è un attivista fin dall'adolescenza. Ha fatto volontariato nei campi profughi palestinesi e, insieme a una ONG, ha fondato un movimento per i diritti umani dei giovani palestinesi. Fino al 2012, quando ha conseguito il diploma in fotografia, ha lavorato come insegnante di scuola. Da allora, Mohamed ha dedicato la sua vita professionale esclusivamente alla fotografia, come artista, formatore, attivista e curatore. Collabora con organizzazioni internazionali, ONG, centri comunitari e gruppi indipendenti per condurre workshop sulla fotografia sociale, sulle campagne visive e sul fotogiornalismo investigativo. Per i suoi progetti ha ricevuto sovvenzioni da rinomate fondazioni artistiche e organizzazioni per i diritti umani. I suoi progetti "Come back safely", "Unrecognized Games" e "Crack 708" sono stati esposti ad Amman, Beirut, Berlino, Bruxelles e in altri luoghi, come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) a Ginevra e la sede delle Nazioni Unite a New York. Le opere di Mohamed sono presenti nelle collezioni della Fondazione Khalid Shuman, dell'ILO e in collezioni private. Nel 2016 ha curato "People of the Sea", la mostra inaugurale del Qalandia International Art Festival, ed è cofondatore delle piattaforme di fotografia digitale "Untold Palestine" e "PhotoAct", che utilizzano la narrazione visiva per promuovere la giustizia sociale. Attraverso il suo lavoro, ha contribuito allo sviluppo della fotografia in Palestina come forma d'arte e strumento di cambiamento.